
Papa Leone XIV (in latino Leo PP. XIV; nato Robert Francis Prevost; Chicago, 14 settembre 1955) è, dall’8 maggio 2025, il 267º papa della Chiesa cattolica

Non dimenticheremo questo giorno, la Chiesa intera unita in un unica preghiera!
Giovedì, 08 maggio 2025
ORE 11:30 SANTO ROSARIO
ORE 12:00 SUPPLICA ALLA MADONNA DEL ROSARIO DI POMPEI
O Regina del Rosario,
Regina delle vittorie e dei trionfi, che un tempo,
con le catene dolci e potenti del tuo amore,
hai vinto il Cuore del tuo Creatore
e lo hai attirato dal Cielo sulla terra per darci il Regno della Redenzione,
oggi ancora ti proclamiamo Trionfatrice presso la Divinità!
Con la tua corona benedetta, cingi il cuore dei cardinali riuniti in conclave;
penetra le loro menti con la luce del tuo Spirito e,
per il potere regale che il Padre ti ha concesso,
ottieni che venga eletto il Papa del Fiat,
il Papa della Divina Volontà, colui che aprirà le porte al Regno promesso!
Tu che hai conquistato il Cielo con l’umiltà,
conquista ora la Chiesa con la tua Maternità!
Fa’ che i tuoi figli nella Gerarchia riconoscano l’Ora del Fiat Supremo,
e scelgano colui che porterà il sole del Volere Divino in mezzo alle creature,
preparando la sposa per lo Sposo,
la Chiesa per il Regno.
O Madre, sii Tu la Voce dentro il conclave,
il consiglio nel silenzio, la luce tra le ombre,
la Volontà di Dio che trionfa sulla volontà dell’uomo.
Noi crediamo, noi speriamo, noi invochiamo:
Venga il Papa del Fiat!
Venga il Papa secondo il tuo Cuore Immacolato,
segno del tuo Trionfo e annunciatore del Regno!
Per Te, o Mamma, per Te,
venga il Regno della Divina Volontà e ogni cuore, ogni nazione,
ogni popolo sia conquistato dalla dolce catena del tuo amore.
Fiat! Fiat! Fiat!
“Figlia mia carissima, tu devi sapere che io continuo ancora il mio Magistero nella Chiesa: non vi è cosa che da me non discende; posso dire: mi sviscero per amore dei figli miei e li nutrisco col mio latte materno.”
(La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà – 30° giorno)
BENEDIZIONE APOSTOLICA “URBI ET ORBI”
PRIMO SALUTO DEL SANTO PADRE LEONE XIV
Loggia centrale della Basilica di San Pietro
Giovedì, 8 maggio 2025
“La pace sia con voi”.
Lc 24,36.
La pace sia con tutti voi!
Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il Buon Pastore, che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, ovunque siano, tutti i popoli, tutta la terra. La pace sia con voi!
Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente.
Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediceva Roma, il Papa che benediceva Roma, dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero, quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dare seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti! Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come del ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco!
Voglio ringraziare anche tutti i confratelli Cardinali che hanno scelto me per essere Successore di Pietro e camminare insieme a voi, come Chiesa unita cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari.
Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano, che ha detto: “Con voi sono cristiano e per voi vescovo”. In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato.
Alla Chiesa di Roma un saluto speciale! Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta ad accogliere, come questa piazza, con le braccia aperte tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, della nostra presenza, del dialogo e dell’amore.
Lo Stemma di Papa Leone XIV: spiegazione, 14.05.2025
Blasone
Tagliato: nel 1° d’azzurro a un giglio d’argento; nel 2° di bianco, al cuore ardente e trafitto da una freccia posta in sbarra, il tutto di rosso e sostenuto da un libro al naturale.
Lo scudo timbrato da una mitra d’argento, ornata di tre fasce d’oro unite da un palo dello stesso, con le infule svolazzanti, foderate di rosso, crocettate e frangettate d’oro, e accollato alle chiavi petrine decussate e addossate, quella in banda d’oro e quella in sbarra d’argento, legate da un cordone di rosso.
Motto
IN ILLO UNO UNUM
Spiegazione:
Lo stemma del Santo Padre Leone XIV innalza in una campitura d’azzurro, colore che richiama le altezze dei cieli e si caratterizza per la sua valenza mariana, un classico simbolo in riferimento alla Beata Vergine Maria, il giglio (flos florum).
Nell’altra campitura, di colore bianco si staglia l’emblema dell’Ordine Agostiniano, un cuore ardente trafitto da una freccia. Tale figura rappresenta simbolicamente le parole di Sant’Agostino riportate nel libro delle Confessioni: «Sagittaveras tu cor meum charitate tua», («Hai ferito il mio cuore con il tuo amore»). Si tratta di un elemento che dal XVI secolo in poi sarà sempre presente nell’emblema degli agostiniani, pur con le diverse varianti, quale la presenza del libro simboleggiante la Parola di Dio che può trasformare il cuore di ogni uomo, come è stato per Agostino. Il libro richiama altresì le illuminate opere che il Dottore della Grazia ha donato alla Chiesa e all’umanità. Il bianco (nello stemma papale in tonalità avorio), è un colore che ritorna in altri stemmi di ordini religiosi, e si può leggere come simbolo di santità e di purezza.
Il motto, «In Illo uno unum» («Nell’unico Cristo siamo uno»), riprende le parole di sant’Agostino ha pronunciato in un sermone, l’Esposizione sul Salmo 127, per spiegare che «sebbene noi cristiani siamo molti, nell’unico Cristo siamo uno».
don Antonio Pompili
Vicepresidente dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano

Prevost racconta la sua vita. – Intervista ancora da cardinale del nuovo papa Leone XIV
CELEBRAZIONE EUCARISTICA PER L’INIZIO DEL MINISTERO PETRINO DEL VESCOVO DI ROMA LEONE XIV 18 maggio 2025