Con atti di amore nella Divina Volontà a gloria del Padre del Figlio e dello Spirito Santo

(FUSI IN MARIA, CHIEDIAMO PERDONO A DIO PER OGNI ATTO FATTO FUORI DALLA SUA VOLONTA’ NELLA NOSTRA VITA E IN PARTICOLARE NELL’ANNO CHE SI CONCLUDE, RIFACCIAMO TUTTI GLI ATTI DI QUEST’ANNO COME SE SEMPRE AVESSIMO VISSUTO NELLA SUA VOLONTA’ E LO FACCIAMO PER OGNI CREATURA PRESENTE, PASSATA E FUTURA)

… Nel creare alla Vergine, creava il perdono.

… “Mia buona figlia, il nostro Fiat nella Creazione fece sfoggio del nostro amore operante, potente e sapiente, in modo che tutte le cose create sono pregne del nostro amore, potenza, sapienza e bellezza inenarrabile. Possiamo chiamarle le amministratrici del nostro Ente Supremo. Invece, nella creazione della Sovrana Regina passammo più oltre, il nostro amore non si contentò dello sfoggio, ma si volle atteggiare a pietà, a tenerezza, e a compassione sì profonda ed intima, come se si volesse convertire in lacrime per amore delle creature. Ecco perciò, come il nostro Fiat si pronunziò per crearla e chiamarla a vita, creava il perdono, la misericordia, la riconciliazione tra Noi e l’umano genere, e lo depositammo in questa Celeste e Santa Creatura, come Amministratrice tra i nostri ed i figli suoi. Sicché la Sovrana Signora possiede mari di perdono, di misericordia, di pietà, e mari lacrimanti del nostro amore, in cui può involgere tutte le generazioni, rigenerate in questi mari creati da Noi in Essa, di perdono, di misericordia, e di una pietà sì tenera, da ammollire i cuori più duri. Figlia mia, era giusto che tutto venisse depositato in questa Madre Celeste, perché dovendo possedere il regno della nostra Volontà, venisse tutto a Lei affidato, Essa sola tiene posto sufficiente per poter possedere i nostri mari da Noi creati, con la sua potenza creante e conservante mantiene integro ciò che crea, senza mai scemarsi, ad onta che diamo sempre. Perciò, dove non c’è la nostra Volontà non possiamo né dare, né affidare, né deporre; non troviamo posto; il nostro amore resta inceppato alle tante opere belle che vogliamo fare nelle creature. Solo in questa Sovrana Signora non trovò inceppo il nostro amore, e perciò sfoggiò tanto e fece tante meraviglie, fino a darle la fecondità divina per farla Madre del suo Creatore”.

Onde il mio amato Gesù mi faceva presenti tutti gli atti che faceva insieme con la sua Mamma Celeste, e mentre operavano, i mari d’amore dell’uno e dell’altra si

formavano uno solo, e alzando le loro onde sino al Cielo investivano tutto, fino la nostra Divinità, che formando pioggia fitta d’amore sul nostro Essere Divino portava l’amore di tutti, il refrigerio, il balsamo con cui restava raddolcito, e cambiava la Giustizia in trasporto d’amore per le creature.

Si può dire che il nostro amore rigenerò di nuovo amore l’umana famiglia, e Dio la amò con doppio amore, ma dove? Nella Regina e nel suo caro Figlio.

Il dolore di Gesù sta sospeso nella Divina Volontà aspettando il peccatore.

… stavo continuando il fondermi nella Volontà Divina, dolendomi di ciascun offesa che sia stata fatta al mio Gesù, dal primo fino all’ultimo uomo che verrà sulla terra, e mentre mi dolevo chiedevo perdono, ma mentre ciò facevo dicevo tra me:

“Mio Gesù, amor mio, non mi basta dolermi e chiederti perdono, ma vorrei annientare qualunque peccato per fare che mai, mai più, Tu fossi offeso”. E Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

“Figlia mia, Io ebbi un dolore speciale per ciascun peccato, e sopra del mio dolore pendeva il perdono al peccatore. Ora, questo mio dolore sta sospeso nella mia Volontà aspettando il peccatore quando mi offende, affinché dolendosi d’avermi offeso scenda il mio dolore a dolersi insieme col suo, e subito dargli il perdono; ma quanti mi offendono e non si dolgono? Ed il mio dolore e perdono stanno sospesi nella mia Volontà e come isolati. Grazie figlia mia, grazie che vieni nella mia Volontà a far compagnia al mio dolore e al mio perdono. Continua pure a girare nella mia Volontà, e facendo tuo il mio stesso dolore, grida per ogni offesa: dolore, perdono, affinché non sia Io solo a dolermi e ad impetrare il perdono, ma abbia la compagnia della piccola figlia del mio Volere che si duole insieme con Me”.

“Padre, nelle tue mani metto il mio spirito e tutte le anime!”.

Mio Gesù, anch’io mi abbandono in te; dammi grazia di morire tutta nel tuo amore, nel tuo Volere, e ti prego di non permettere mai, né in vita né in morte, ch’io esca dalla tua Santissima Volontà.

Intendo intanto riparare per tutti quelli che non si abbandonano perfettamente alla tua Santissima Volontà, perdendo così o menomando il prezioso frutto della tua redenzione. Qual non è il dolore del tuo cuore, o mio Gesù, nel vedere tante creature che sfuggono dalle tue braccia e si abbandonano a se stesse! Pietà per tutti, o mio Gesù, pietà per me!

Bacio la tua testa coronata di spine e ti chiedo perdono di tanti miei pensieri di superbia, di ambizione e di propria stima. Ti prometto che ogni qual volta mi verrà un pensiero che non sia tutto per te, o Gesù, e mi troverò nelle occasioni di offenderti, griderò subito: “Gesù e Maria, vi raccomando l’anima mia”.

O Gesù, bacio i tuoi begli occhi, bagnati ancora di lacrime e coperti di sangue aggrumito, e ti chiedo perdono di quante volte ti offesi con gli sguardi cattivi e immodesti. Ti prometto che ogni qual volta i miei occhi saranno portati a guardare cose di terra, griderò subito: “Gesù e Maria, vi raccomando l’anima mia”.

O Gesù mio, bacio le tue sacratissime orecchie, assordate fin negli ultimi momenti da insulti e orribili bestemmie, e ti chiedo perdono di quante volte ho ascoltato o ho fatto ascoltare discorsi che ci allontanano da te, di tanti discorsi cattivi che si fanno dalle creature. Ti prometto che ogni qual volta mi troverò nell’occasione di udire discorsi che non convengono, griderò subito: “Gesù e Maria, vi raccomando l’anima mia”.

O Gesù mio, bacio il tuo santissimo volto, pallido, livido e sanguinante, e ti domando perdono dei tanti disprezzi, affronti e insulti che ricevi da noi, vilissime creature, coi nostri peccati. Ti prometto che ogni qual volta mi verrà la tentazione di non dare a te tutta la gloria, l’amore e l’adorazione a te dovuta, griderò subito: “Gesù e Maria, vi raccomando l’anima mia”.

O Gesù mio, bacio la tua sacratissima bocca, arsa e amareggiata. Ti chiedo perdono di quante volte ti ho offeso coi miei discorsi cattivi, di quante volte ho concorso ad amareggiarti e ad accrescere la tua sete. Ti prometto che ogni qual volta mi verrà il

pensiero di far discorsi che potrebbero offenderti, griderò subito: “Gesù e Maria, vi raccomando l’anima mia”.

 O Gesù mio, bacio il tuo santissimo collo, e vedo ancora i segni delle catene e delle funi che ti hanno oppresso. Ti domando perdono di tanti legami e di tanti attaccamenti delle creature che hanno accresciuto funi e catene al tuo sacratissimo collo. E ti prometto che ogni qual volta mi sentirò turbata da attaccamenti, desideri e affetti che non saranno per te, griderò subito: “Gesù e Maria, vi raccomando l’anima mia”.

 Gesù mio, bacio le tue santissime spalle e ti chiedo perdono di tante illecite soddisfazioni, perdono di tanti peccati commessi con tutti i cinque sensi del nostro corpo. Ti prometto che ogni qual volta mi verrà il pensiero di prendermi qualche piacere o soddisfazione che non sia per la tua gloria, griderò subito: “Gesù e Maria, vi raccomando l’anima mia”.

Gesù mio, bacio il santissimo petto e ti chiedo perdono di tante freddezze, indifferenze, tiepidezze e ingratitudini orrende che ricevi dalle creature. Ti prometto che ogni qual volta mi sentirò raffreddare nel tuo amore, griderò subito: “Gesù e Maria, vi raccomando l’anima mia”.

Gesù mio, bacio le tue sacratissime mani. Ti chiedo perdono di tutte le opere cattive e indifferenti, di tanti atti malignati dall’amor proprio e dalla propria stima. Ti prometto che ogni qual volta mi verrà il pensiero di non operare per il solo tuo amore, griderò subito: “Gesù e Maria, vi raccomando l’anima mia”.

O mio Gesù, bacio i tuoi santissimi piedi e ti domando perdono di tanti passi, di tante vie battute senza la retta intenzione, per tanti che si allontanano da te per andare in cerca dei piaceri della terra. Ti prometto che ogni qual volta mi verrà il pensiero di scostarmi da te, griderò subito: “Gesù e Maria, vi raccomando l’anima mia”.

O Gesù, bacio il tuo sacratissimo cuore, ed in esso con l’anima mia intendo chiudervi tutte le anime da te redente, perché tutte siano salve, nessuna esclusa. O Gesù, serrami nel tuo cuore e chiudimi in modo le porte, che io non abbia a vedere altro che te. Ti prometto che ogni qual volta mi verrà il pensiero di voler uscire da questo cuore, io griderò subito: “Gesù e Maria, a voi dono il cuore e l’anima mia”.

Meditazione e giri nella Divina Volontà

Traccia esempio da personalizzare
Vuol dire che volontariamente e liberamente intendo, per mezzo della SS. Umanità di Gesù,
“rifare nella Divina Volontà” ogni attimo e ogni atto della mia esistenza. Precisiamo, NON
SOSTITUIRE, MA RIFARE.

  • Gesù, vita mia, nella Divina Volontà, voglio unire la mia piccola umanità appena
    concepita e poi nata, alla Tua piccola Umanità appena concepita e appena nata, così, come Tu nascendo l’hai fatto nella Volontà del Tuo Padre Celeste, anch’io voglio nascere e prendere vita nella Volontà di Dio, Padre Tuo e mio, per ripetere in me tutto quello che hai fatto è vissuto Tu quando sei nato.
  • Voglio fondere con il Tuo, il mio prendere il latte da mia mamma, e come Tu ad ogni
    succhio dicevi: “Ti amo Madre mia!”, così anch’io intendo ripetere ad ogni goccia di latte che ho succhiato: “Ti amo, Mamma del Mio Dio e Signore!” e a Te Gesù: “Ti amo con la tua Volontà!”.
  • Ad ogni vagito voglio legare e fondere i miei vagiti, per santificare anche il più piccolo filo di voce che è uscito dalla mia gola e farti compagnia nel tuo tenero pianto.
  • Di ogni respiro, fin dal primissimo che ho fatto, voglio farne una sola cosa con i tuoi
    respiri, così da respirare fin da appena nato/a come hai fatto Tu, l’aria purissima e
    santissima della Volontà del Padre Celeste.
  • Ogni sguardo che ho fatto, dal primo all’ultimo che farò, intendo legarli e fonderli tutti nei tuoi sguardi, perché siano tutti divinizzati dai tuoi occhi e dai tuoi sguardi divini.
  • Nemmeno un pensiero voglio che non sia rifatto dalla tua stessa mente, dal primo
    aprendo gli occhi alla vita, fino all’ultimo che farò: tutti i miei pensieri voglio che abbiano vita dai tuoi pensieri, dalla tua memoria e dalla tua intelligenza.
  • Il battesimo che mi hanno dato i miei genitori, intendo solennemente e volontariamente rifarlo, immergendomi nell’acqua della tua Divina Volontà perché Tu solo sia il Signore, il Padrone, il Papà, il Re della mia vita, ora e sempre.
  • Al sonno che hai preso, nella culla appena nato, voglio legare e unire i lunghi sonni di bambino/a, santificarli tutti con il tuo riposo, così da non separarmi da Te nemmeno nel dormire. E ora che non sono più bambino/a intendo farlo più di allora.
  • Ad ogni passo che hai fatto per camminare, voglio fondere tutti i miei passi di bambino/a, tutti quelli che ho fatti fino ad ora e tutti quelli che farò fino alla fine della mia vita, con il solo scopo di camminare con i tuoi stessi piedi sulla strada della Tua Adorabile volontà, e passo dopo passo, camminando nei tuoi passi arrivare fino ai piedi del Divin Volere per donargli il mio “Ti amo” ininterrotto.
  • Ogni parola pronunciata durante tutta la mia vita, nella Divina Volontà, intendo
    cambiarla, con la Tu voce nella mia, in tanti “Ti amo, Ti adoro, Ti ringrazio, Ti
    benedico”.
  • Ai giochi che hai fatto da bambino, intendo unire e fondere i miei giochi di bambino/a e di adulto, per rifarli tutti con i tuoi, affinché in tutti risplenda il sigillo del tuo “Fiat” e, scorra in essi, la gioia dei tuoi “trastulli” divini.
  • Al lavoro con il quale hai aiutato San Giuseppe, intendo fondere il mio lavoro, dal primo che ho fatto nella mia povera vita, fino all’ultimo che farò, perché tutto sia santificato e divinizzato dalla tua Volontà Onnipotente, e tu abbia la Gloria di questo atto, come se lo avessi sempre nel tuo “Fiat” Divino.
  • Tutte le Ore di studio, dalla scuola dell’infanzia e fino all’ultima che è stata o che sarà, intendo riviverle e rifarle tutte con la tua intelligenza, e ti prego di concedermi, oltre alla saggezza del vivere delle cose materiali, anche la scienza del vivere nel tuo Divino Volere, proprio come lo hai concesso a tua Mamma e a Luisa.
  • Nel cibo che hai preso, voglio unire e fondere il mio atto di prendere il cibo di tutti i
    giorni, perché come il cibo materiale nutre il mio corpo, altrettanto Tu mi nutra ogni
    istante con il Cibo della tua Ss. e Divina Volontà; anzi Ti prego, Amore mio, che l’anima mia non conosca altro Cibo all’infuori del tuo Divino Volere.
  • Mio Gesù, voglio dissetare fin dal primo istante di vita, la mia anima, con l’acqua
    purissima della Tua Volontà, e dalla mia nascita alla mia morte corporale, intendo con quest’Acqua Divina, lavare il mio corpo, la mia anima, i miei sensi e la mia volontà umana, da tutto ciò che sa di terra e che non Ti appartiene, così che tutto profumi del Tuo Eterno “Fiat” Divino.
  • Le mie preghiere, Gesù, sono formule, sono parole vuote e senza voce, per questo voglio farne una sola cosa con le tue preghiere, così che le mie, prendano la tua stessa voce, la tua stessa santità, il tuo stesso amore e la tua stessa potenza.
  • Tutti gli affetti, i sentimenti, i miei amori, i miei desideri di donna o di uomo, nella Divina Volontà, intendo rifarli e riviverli tutti con i tuoi stessi desideri, con i tuoi stessi affetti, con i tuoi stessi amori e sentimenti di Gesù, Figlio di Dio, perché tu possa trovare nel mio niente, il tuo tutto che vive la tua stessa vita.
  • Anche la Santa Cresima intendo rifarla nella tua Divina Volontà, perché nella fronte
    dell’anima mia sia chiaro e forte lo “Stemma” del tuo “Fiat” SS. e Onnipotente.
  • Tutte le Sante Comunioni che ho fatto e che farò, intendo rifarle con la tua SS. Umanità nella mia, fuso nella tua Divina Volontà, in modo da riceverti nel mio nulla con il tuo Tutto, in modo da avere nel mio cuore il tuo stesso Cuore di Dio che Ti riceve.
  • Tutte le celebrazioni, cerimonie, adorazioni e atti di pietà vissute e che vivrò, intendo rifarli, nella Divina Volontà, con la tua stessa SS. umanità, come se a celebrare, ad adorare e a compiere gli atti di virtù e di pietà ci fossi sempre Tu a viverli e a darli in me.
  • Il matrimonio che abbiamo celebrato davanti all’altare in chiesa alla presenza del tuo sacerdote, intendo “rifarlo”, ricelebrarlo, per legare le vite mia e di mia moglie (mio marito) con le catene d’ora purissimo della tua Volontà Divina, perché sia come Tu l’hai pensato e voluto fin dall’origine della vita.
  • La mia ordinazione sacerdotale o di consacrato o consacrata, voglio rifarla prendendo in me come vita la tua SS. umanità, perché possa ripetere nel mio nulla la tua stessa vita sacerdotale che è in Te.
  • Al primo palpito che ha avuto il mio cuore intendo legare il palpito di Vita Eterna che ha avuto vita nel tuo Cuore, e senza lasciarne nemmeno uno, intendo rifare tutti i miei palpiti, con i tuoi SS. palpito, fino all’ultimo palpito che farò, quando, alla fine del mio pellegrinaggio, mi chiamerai per unirmi per sempre al tuo palpito di Dio, da dove sono uscito il giorno del mio concepimento.
  • Tutti i miei pensieri, fin dal primo che la mia piccola mente ha fatto, voglio fonderli nei tuoi pensieri, perché, anche a volerlo, non possa fare mai un pensiero che sia, anche minimamente, diverso dal tuo, e così, ogni mio pensiero porti l’impronta del “Fiat Voluntas Tua”
  • Ogni sofferenza, ogni dolore fisico o spirituale che Mi hai donato, e che mi vorrai donare, ogni fatica vissuta e che vivrò, intendo unirle tutte alla tue sofferenze, ai tuoi dolori, alle tue lacrime, alle tue piaghe e alle tue fatiche, perché, come Tu mi hai promesso, diventino una sola cosa con le tue, e così Tu le possa usare a bene dell’anima mia e di tutte le anime dell’intera umana famiglia. Perdonami l’ardire, mio Gesù, ma sei Tu che me lo insegni.
  • Amato mio Bene, anche la gioia e la felicità se sono vissute nella Divina Volontà, hanno valore, forza e santità infinita. Per questo intendo unire tutti i momenti di gioia e di felicità che mi ha donato e mi donerai, fino all’ultima che vivrò da pellegrino/a, alla gioia e alla felicità che ha come sede il tuo sacratissimo cuore, per gioire, io, della tua gioia e della tua felicità e Tu gioisca della mia gioia e della mia felicità vissute nella tua.
  • Anche la mia morte intendo unirla e fonderla nella Tua Morte di Croce; e come per la mia morte corporale, anche la morte che, in ogni atto intendo dare alla mia volontà libera per crocifiggerla in Te, intendo seppellirla nel tuo Cuore insieme a tutta la mia vita, perché non abbia alito di vita se non nella Tu Divina Volontà.
  • E come ho sepolto nel tuo Cuore tutto/a me stesso/a, anima, corpo, spirito e volontà, così, fuso/a e unito/a alla tua Ss. Umanità, nella tua Divina volontà, intendo risorgere nella tua Risurrezione alla vita del Divin Volere, per scomparire per sempre dentro di Te, a Gloria del Padre, Tua Gesù e dello Spirito Santo.
  • Se ho dimenticato qualche attimo o atto della mia esistenza, li metto e li rifaccio tutti per mezzo della tua vita.
  • Tu, mio dolce Gesù, hai già vissuto tutta la mia storia, l’hai vissuta come avresti voluto che io l’avessi vissuta; bene Amor mio, quella stessa vita che hai vissuto Tu per me, intendo farla tutta mia, e senza farmi sfuggire nemmeno un atto di quelli che hai vissuto Tu per me, intendo ripeterla, istante per istante, atto per atto e palpito per palpito nella mia stessa vita, per la sola tua Gloria e per il trionfo del tuo “Fiat”.

    Ecco mio Gesù, ora sono una creatura nuova, sono quella creatura che hai pensato e amato fin da sempre, e per rimanere tale mi chiudo liberamente nella tua Volontà, prigioniero del tuo Cuore e le chiavi le do a nostra Mamma perché le custodisca Lei Regina del tuo Regno.