SANTA CATERINA DA SIENA, VERGINE E DOTTORE DELLA CHIESA, PATRONA D’ITALIA E D’EUROPA – FESTA
Colore Liturgico Bianco

Prima Lettura
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1Gv 1,5–2,2
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 102 (103)
R. Benedici il Signore, anima mia.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno. R.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere. R.
Ma l’amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. (Cf. Mt 11,25)
Alleluia.
Vangelo
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
🌿Commento al Vangelo con gli scritti della serva di Dio Luisa Piccarreta 🌿
Martedì 29 Aprile 2025
SANTA CATERINA DA SIENA, VERGINE E DOTTORE DELLA CHIESA, PATRONA D’ITALIA E D’EUROPA – FESTA
Mt 11,25
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli».
Volume 31, Novembre 6,1932
La mia piccola mente si sentiva riempita delle dolci lezioni del mio amabile Gesù, ed impensierita volevo suscitarmi dubbi e timori, e sebbene so che quando Gesù vuole fa giungere l’anima dove vuole e come vuole, né ci sono leggi per Lui né si fa dettare legge da nessuno né dà retta alle vedute umane, anzi ne fa sempre delle nuove per confonderli né si fa mettere il passo avanti alla potenza del suo amore, chiunque sia, per quanti dubbi e difficoltà possono dire e fare, anzi se ne fa una burla di loro e li fa restare nelle loro chiacchiere e fa i fatti con l’anima che ha eletta;
ma con tutto ciò la mia fragilità ricordava le mie vicende dolorose e mi sentivo scossa e dicevo: “Chi sa quanti dubbi faranno su questo modo di dire di Gesù!”
E mi sentivo tutta afflitta ed oppressa.
Ma Gesù che vigila la povera anima mia, ripetendo la sua visitina, tutto bontà mi ha detto:
“Figlia benedetta, non ti dar pensiero di nulla;
la mia Volontà tiene virtù di far morire tutto ciò che ad Essa non appartiene e di ricambiare in vita di luce le stesse debolezze e miserie della creatura.
Tutto ciò che ti dico non è virtù di essa , ma è virtù e potenza della mia Volontà che tutto può.
La mia Volontà simboleggia il sole, che come sorge mette in fuga le tenebre, le fa scomparire e morire, e come investe la terra così dà a tutte le cose la sua vita di luce.
Così il mio Volere: come la creatura si fa investire dalla potenza della sua luce, così le tenebre la lasciano, i suoi mali muoiono e vengono ricambiati in vita di luce.
E 𝗰𝗵𝗶 𝗰𝗶𝗼’ 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗵’è 𝗮𝗻𝗮𝗹𝗳𝗮𝗯𝗲𝘁𝗮, e perciò non comprende né che cosa è la mia Volontà né che può fare né dove può giungere chi vive in Essa e che si fa investire dalla sua luce.
Quindi lasciali dire.
𝗜𝗼 𝗳𝗮𝗿𝗼’ 𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗲.
Se non hanno fatto uno studio profondo, che vuoi che comprendono?
Forse saranno dotti, dottori di altre cose, 𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗩𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮’ 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶.
Perciò mettiamoli da parte e pensiamo a fare non parole, ma veri fatti.
Tu devi sapere che chi opera nella mia Divina Volontà, le sue opere, i suoi atti, le sue adorazioni, il suo amore verso Dio, vengono fatti e formati nell’ambito dell’eternità, perché la mia Divina Volontà è eterna, e 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗶𝗼’ 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝗽𝘂𝗼’ 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗘𝘀𝘀𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝘀𝗰𝗲 𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹’𝗲𝘁𝗲𝗿𝗻𝗶𝘁𝗮’ 𝗲 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗲, 𝗮𝗱𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗶𝗻𝗼 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗲𝗻𝗻𝗲.
Si possono chiamare opere della creatura trasfusa in Dio, nelle quali Dio stesso ha operato; l’umano non entra né nel Voler Divino né nell’eternità, e se entra deve perdere la vita per riacquistare la vita e le opere di Dio medesimo.
Perciò chi vive nel nostro Volere viene guardato da Noi non nel tempo, ma nell’eternità;
e per decoro ed onor nostro, i suoi atti devono essere atti nostri, il suo amore amor nostro.
Sentiamo che la creatura viene nel nostro Volere per darci l’occasione di farci operare, e di darle il nostro amore per farci amare col nostro medesimo amore.
Tutto dev’essere nostro e tutto ciò che fa dev’essere coniato con l’immagine del suo Creatore.
Invece chi opera fuori della mia Volontà Divina opera nel tempo; ama, adora nel tempo, viene guardato nel tempo.
E tutto ciò che si fa nel tempo sono opere senza conferma, anzi devono aspettare il giudizio per essere o confermate o condannate, oppure purificate dal fuoco del purgatorio, e sono guardate come opere di creature nelle quali può mancare pienezza di santità, pienezza d’amore e pienezza di valore infinito.
Tutto al contrario [per] chi vive ed opera nella nostra Volontà: essendo atti nostri, tutto è pienezza di santità, d’amore, di bellezza, di grazia, di luce e di valore infinito;
c’è tale distanza tra l’uno e l’altro che se tutti la comprendessero, oh, come sarebbero attenti a vivere nel nostro Volere, affinché restassero svuotati dell’atto umano e riempiti dell’atto operante d’una Volontà Divina!
Quindi sii attenta e 𝗻𝗼𝗻 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗻𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗳𝗶𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝘀𝘃𝘂𝗼𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗹𝘂𝗰𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗩𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮’, e mi darai il sommo contento di mettermi all’opera e di farmi operare da quel Dio che sono.
Perciò in Essa ti aspetto sempre per muovere il passo per venirti incontro, per stenderti le braccia, affinché opera in te, per aprire la bocca e 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗺𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗱𝗼𝗹𝗰𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗿𝗰𝗮𝗻𝗶 𝘀𝗲𝗴𝗿𝗲𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗙𝗶𝗮𝘁 𝗦𝘂𝗽𝗿𝗲𝗺𝗼”.