SANTI CARLO LWANGA E COMPAGNI, MARTIRI – MEMORIA

Colore Liturgico Rosso

Prima Lettura

Conduco a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù.

Dagli Atti degli Apostoli
At 20,17-27

In quei giorni, da Milèto Paolo mandò a chiamare a Èfeso gli anziani della Chiesa.
Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: «Voi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia: ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei; non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù.
Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che là mi accadrà. So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.
E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il Regno. Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, perché non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 67 (68)

R. Regni della terra, cantate a Dio.
Oppure:
R. Benedetto il Signore, Dio della salvezza.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio. R. 

Di giorno in giorno benedetto il Signore:
a noi Dio porta la salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva;
al Signore Dio appartengono le porte della morte. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito
perché rimanga con voi per sempre. (Gv 14,16)

Alleluia.

Vangelo

Padre, glorifica il Figlio tuo.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17,1-11a

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

Parola del Signore.

Martedì 3 Giugno 2025                                         
Santi Carlo Lwanga e dodici compagni, martiri
7.a di Pasqua

Gv 17, 4

«Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare».

Volume 17, Giugno 10, 1924

Figlia mia, il vivere nel mio Volere è ben differente dalle altre santità, e perciò finora non se ne trovò il modo ed i veri insegnamenti del vivere in Esso.  Si può dire che le altre santità sono le ombre della mia Vita Divina, questa è la fonte della Vita Divina.  Perciò sii attenta negli esercizi del vivere nel mio Volere, affinché da te possa uscire il vero modo e gli insegnamenti esatti e precisi per chi, volendo vivere in Esso, possa trovare non l’ombra, ma la vera santità della Vita Divina. 
Oltre di ciò, la mia Umanità stando in terra nella mia Volontà Divina, non ci fu opera, pensiero, parola, ecc., che non fosse racchiuso in Me per coprire tutto l’operato delle creature:  si può dire che Io avevo un pensiero per ciascun pensiero, una parola per ogni parola e così di tutto il resto per glorificare completamente mio Padre, e per dare la luce, la vita, i beni, i rimedi, alle creature. Ora, nella mia Volontà tutto esiste, e chi deve vivere in Essa deve racchiudere tutte le creature, per andare ripassando tutti gli atti miei e mettervi un’altra bella sfumatura divina presa dalla mia Volontà, per darmi il ricambio di ciò che Io feci.  Solo chi vive nella mia Volontà può darmi questo ricambio, ed Io l’aspetto come mezzo per poter mettere in comunicazione la Volontà Divina con l’umana, e per darle i beni che Essa contiene.  Voglio la creatura come intermediaria, che facendo la stessa via che fece la mia Umanità nella mia Volontà, apra la porta del Regno della mia Volontà, chiusa dalla volontà umana.  Perciò la tua missione è grande, e ci vuole sacrifizio e grande attenzione”.